Il coaching e la mediazione familiare sono dei percorsi che aiutano le famiglie a superare i problemi di convivenza e di relazione
Perché la mediazione familiare offre soluzioni ai conflitti fra coniugi
Come nascono i litigi in famiglia? Disaccordi sulla gestione della casa, incompatibilità di carattere, abitudini e valori morali diversi, promesse tradite, impegni non mantenuti… questi e altri elementi portano i congiunti a litigare o a sopportarsi in un clima di malcontento che danneggia tutta la famiglia. Ma il conflitto può essere compreso e risolto. Basta che qualcuno faccia il primo passo, permettendo al mediatore di entrare in contatto con gli altri. Tutti i membri del nucleo familiare sono coinvolti, ascoltati e rispettati nei loro diritti e nei loro desideri. La mediazione aiuta a far valere i propri diritti e a comprendere i reciproci bisogni, tornando a un clima di pace e rispetto.
A chi è rivolta la mediazione familiare? La mediazione familiare è rivolta a chiunque abbia legami di parentela (coniugi, fratelli, coeredi…) e senta l’esigenza di migliorare o di definire queste relazioni sul piano affettivo e/o patrimoniale. Essere in cattivi rapporti con i parenti può portare a conflitti anche sulla gestione di patrimoni e di aziende, sulle eredità, sui beni lasciati dai propri cari. La mediazione aiuta a risolvere questi conflitti, a migliorare i rapporti con gli altri e a riacquistare la serenità.
Quali situazioni risolve? La mediazione familiare può evitarvi lunghe cause e dolorosi litigi nel caso di separazioni, divorzi, eredità, convivenza, gestione del patrimonio… Tutte situazioni in cui spesso è difficile parlarsi, si rifiuta di ascoltare, si arriva ad esasperare i toni e a compromettere il dialogo.
Come fare se il vostro ex-coniuge o i vostri parenti rifiutano di discutere faccia a faccia? Avete provato a chiedergli di confrontarvi? Avete provato a farglielo chiedere da un professionista? La mediazione permette di tornare a parlarsi e ascoltarsi, facendo sentire tutti meglio, più sereni e fiduciosi verso gli altri. Il problema non è più un incubo che tiene svegli la notte, ma qualcosa che può sicuramente essere affrontato e risolto.
Chi è il mediatore familiare? Il mediatore familiare è un professionista con competenze psicologiche e giuridiche che ascolta la famiglia e l’aiuta a parlare dei bisogni inespressi e delle esigenze di tutti. Può essere anche lo Psicologo che collabora con l'avvocato al fine di seguire le famiglie sotto diversi aspetti. Il mediatore dà la forza ai singoli di affrontare e superare le proprie paure e la propria rabbia, in questo modo aiuta tutti quanti a trovare soluzioni soddisfacenti e legittime, nel rispetto dei propri diritti e della legge. Durante gli incontri, in un clima di fiducia e rispetto, il mediatore aiuta i membri della famiglia ad affrontare le proprie paure e insicurezze, a chiarire i propri desideri nascosti e a essere capiti dagli altri familiari, senza giudicare ma ascoltando e rispettando le posizioni di tutti. Seguendo le istruzioni del mediatore, i membri della famiglia possono finalmente condividere i propri sentimenti e i propri bisogni, giungendo così a un risultato che metta tutti d’accordo e ponga fine alla rabbia e al rancore. Le riunioni coinvolgono tutti i famigliari. Si parla in modo diverso da come si fa in casa, perché si è guidati e tutelati da un professionista che è esterno e imparziale. Una volta capite le reciproche esigenze, si porta anche in casa questa nuova modalità interattiva.
La mediazione familiare conviene? La mediazione conviene perchè dura (e costa) molto meno di una causa in tribunale e vi permette di capire cosa succede in famiglia e cosa potete fare per migliorare: se ritenete di averlo già capito da soli, vi siete chiesti perché le cose non migliorano? Il mediatore aiuta a sbloccare le situazioni inasprite, a ritrovare il dialogo e il rispetto, anche dopo litigi durati anni e anni.
La mediazione familiare può fare al caso mio? La mediazione familiare è adatta a qualunque situazione nella quale avvertiamo che i nostri sentimenti siano stati feriti, se vogliamo cambiare le dinamiche relazionali con i nostri familiari, se desideriamo confrontarci con loro e capire cosa non funziona. Perché mantenere le cose come stanno, se noi o i nostri cari stanno soffrendo? Perché lasciare che le cose vadano avanti da sole se possiamo fare qualcosa di concreto per migliorarle e per recuperare la pace e la serenità?
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