Si sente parlare spesso di Attacco di Panico , cos’è e come si manifesta?

L’attacco di Panico o DAP è un evento improvviso. Spesso sopraggiunge dopo lunghi periodi di stress, quali un lutto, un matrimonio, un cambiamento di lavoro.   Si manifesta in seguito a grossi cambiamenti che possono avere valenze positive o negative. E’ una paura psicologica che progressivamente arriva a irrigidire il corpo e a far si che la mente si fissi su un contenuto ripetitivo ingigantendolo, quasi come essere chiusi in una gabbia con una tigre pronta ad aggredirci.

I sintomi sono simili ad un attacco di cuore o infarto:

  • Formicolio agli arti e irrigidimento
  • Tremori alle braccia o alle gambe
  • Senso di oppressione al petto
  • Tachicardia , palpitazioni
  • Fame d’aria
  • Brividi
  • Sudori freddi
  • Paura di morire
  • Iperventilazione

E’ paragonabile a uno tsunami emotivo . Attraverso il progredire di una serie di sintomi arriva a travolgere il soggetto , manifestandosi come un vero ciclone .

Detta così è spaventosa …
L’esperienza raccontata da chi l’ha provata è molto intensa, lascia dei segni psicologici importanti e ci va tempo per ridimensionarla.

 

Che differenza c’è tra Ansia e attacco di panico ?

L’attacco di panico è un evento a sé, improvviso, con un inizio e una fine e lascia prostrati. Ha ripercussioni psicologiche sulla vita futura di chi l’ha provato con manifestazioni di paura “della paura” con conseguenti condotte di evitamento delle situazioni che l’hanno provocata fino ad arrivare all’ isolamento. Diventa invalidante, pur non lasciando segni fisici . Si recupera con supporto farmacologico e comportamentale. Per capire le cause e utilizzare strategie cognitive adeguate è utile una psicoterapia.

L’ansia invece è uno stato di tensione che può avere degli effetti temporanei o duraturi a seconda che sia funzionale alla situazione in atto o strutturale, appartenente cioè alla persona, nel qual caso è cronica.

Si può prevenire un attacco di panico ?
Si se si impara a conoscersi e a capire quali sono le cause che lo generano.

Cosa vuole dire ?
Iniziare a porsi delle domande da soli o con l’aiuto di uno psicoterapeuta del tipo come sto , cosa sto vivendo , ho delle situazioni di conflitto continue da portare avanti , sto facendo delle cose che non vorrei fare ..quanta tensione mi crea questo ? Sono preoccupato/a, vivo costantemente in situazioni di all’erta, paura , preoccupazione , da quanto tempo ? L’attacco di panico è la punta dell’iceberg di stati di ansia continui e prolungati dove spesso chi li vive prova situazioni di conflitto tra quello che dovrebbe fare , senso del dovere, e quello che si sente di fare , disponibilità emotiva e fisiologica. Potremmo dire che l’attacco di panico arriva quando il conflitto esplode .

Chi soffre di più di ansia ?
La popolazione oggi è malata di ansia. Si calcola che nel 2020, secondo l’O.M.S sarà insieme alla depressione la seconda causa invalidante dopo i disturbi cardiocircolatori . Le fasce più a rischio sono gli adolescenti a partire già dai 12 anni e i giovani dai 20 ai 30, anche le donne con un incidenza doppia rispetto agli uomini.

I bambini , come mai ?
Il troppo tempo passato con apparecchi elettronici, la rete, internet, le piattaforme virtuali rendono incapaci di avere relazioni reali di presenza corporea. Poi la solitudine, le pressioni a fare e dare risultati , le aspettative eccessive, il poco dialogo e confronto con gli adulti ,il tutto e subito, l’alcool e le droghe..

A volte sono gli stessi contesti familiari ansiogeni a implementare l’ansia dato che i bambini riflettono a livello comportamentale gli atteggiamenti e comportamenti dell’ambiente in cui si trovano.

Quindi continue pressioni e sollecitazioni e apprensioni indurranno un accrescere di comportamenti di ribellione, nei soggetti più reattivi, o al contrario di depressione e ritiro nei soggetti più deboli e timidi

 

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